Nell'Alessandra di Licòfrone i versi della cosiddetta "sezione diomedea" raccolgono la parte del poema che narra del destino dell'eroe acheo Diomede e rappresenta il fulcro della sua leggenda, collocata in Daunia ed estesa in Adriatico. Attraverso un'indagine sulla tradizione e la critica, e un'analisi delle fonti relative al mito/culto di Diomede, se ne propone una lettura che tenta di andare oltre la propria tradizione e svelare quanto gli Elleni, che ritornano sul mare Adriatico, apparentemente non dicono. Diomede è qui delineato attraverso il tentativo di tracciare un percorso interpretativo in una prospettiva diversa; Diomede non è solo un mito/culto che ha segnato la vicenda adriatica e daunia nell'antichità, è anche probabilmente la funzione interpretativa di una narrazione che merita di essere approfondita secondo criteri multidisciplinari, in grado di far ascoltare ciò che i Greci apparentemente non dicono della Daunia e dell'Adriatico; è possibile che Diomede si ricolleghi anche ad una cultualità della navigazione tipicamente adriatica? E che il suo mito/culto sia connesso a tradizioni epicorie di grande rilievo condivise da una più ampia koiné, mai indagate.