Dalle macerie della II guerra mondiale emergono le donne protagoniste della Ricostruzione politica, economica e culturale dell'Italia. Casalinghe, operaie, politiche, contadine, insegnanti, giornaliste, sindacaliste e soggetti collettivi, come le associazioni femminili (i Gdd, il Cif, l'Udi), avanzano in un difficile percorso di emancipazione, imprimendo i segni del generare simbolico e della cura femminile nello spazio pubblico del Paese sconvolto dalla guerra. Storia di genere e storia generale convergono in un quadro olistico complesso, in cui le donne a volte rivestono un ruolo marginale, a volte centrale, ma mai insignificante. Nonostante le contraddizioni e le lacerazioni, le italiane del secondo dopoguerra non si arrestano e, lottando contro resistenze e pregiudizi misogini di un patriarcato ancora persistente, tentano di ricostruire se stesse nella tensione fra pubblico e privato, fra tradizione e innovazione, e di offrire un importante contributo per ricostruire le istituzioni, la politica, l'economia, il sindacato, la cultura.