Le isole del lusso narra in maniera avvincente come la notevole espansione del consumo dei beni extraeuropei, ossia dei cotoni indiani, del tabacco, dello zucchero, del caffé e del tè, diede vita a una rivoluzione commerciale e a una trasformazione culturale che influenzò la società europea del Settecento. La rapidità con cui la società europea accettò i nuovi consumi costituisce un testimonio sinora scarsamente studiato, dal raccordo che si manifestò tra libertà di consumo e la libertà politica che permisero il superamento dei precedenti criteri morali che regolavano la vita economica della società cetuale e gerarchica permettendo la nascita dell'economia politica e la fine della subordinazione dei produttori e dei commercianti al potere dello Stato. Il principale merito del volume è d'illustrare per la prima volta il forte collegamento che nacque nel secolo dei lumi tra la sfera materiale dei commerci e dei consumi con la sfera immateriale della cultura e della società. Il libro si articola in sette capitoli che tracciano lo scenario della trasformazione materiale e immateriale, il percorso del pensiero economico per legittimare la libertà commerciale e del consumo e le trasformazioni che il consumo dei principali prodotti extraeuropei provocò nella vita economica e sociale dell'Europa nel XVIII secolo.