A partire dal 1935, Giuseppe Pagano effettua un lavoro sul campo, esplorando il territorio nazionale in cerca dei più significativi esempi di architettura rurale: che fotografa magistralmente. Con questa ricerca, l'architetto istriano espande il perimetro dell'architettura, includendovi il costruito minore; e questo ampliamento è stato e rimane un prolifico tentativo di rompere la monoliticità disciplinare. Un tentativo nel quale possiamo leggere, oggi, il ruolo decisivo dell'antropologia: disciplina che si dà carico di osservare, comprendere e interpretare la complessa articolazione dell'ambiente fisico e sociale; disciplina indispensabile per l'individuazione dei materiali necessari a un cambiamento radicale nella pratica dell'architettura.