Il volume di Claudia Posani cerca di riconoscere elementi della tradizione del Tardo Bronzo che hanno trovato un'eco nella documentazione dell'Età del Ferro e identificare suggestioni e motivi mutuati dalla conoscenza della documentazione neo-assira. Il volume analizza le iscrizioni neo-ittite in luvio e in aramaico da un punto di vista stilistico-formale volendo evidenziare quali delle metafore, immagini, maledizioni documentate in questi testi possano trovare un qualche riscontro nei testi del secondo millennio a.C. Un ulteriore elemento di indagine in questo volume è costituito dallo studio del supporto scrittorio e dal rapporto tra testo e immagine, là dove il testo sia accompagnato anche da raffigurazioni. Anche in questo caso, il confronto con la documentazione di età precedente, anche se scarsa, appare estremamente interessante.