Dai vertiginosi dirupi dei Pirenei lo sguardo abbraccia il dolce paesaggio della Linguadoca e il tempo lungo della storia. Laggiù, all'orizzonte, l'Occitania medievale dei trovatori, popolata di dame e cavalieri, nobili fieri e ''pericolosi eretici''. Quei catari contro cui nel XIII secolo la chiesa di Roma scatenò una sanguinosa crociata. Per arrivare fin qui, il cammino è lungo. Oltre duecento chilometri a piedi dal Mediterraneo alle torri del castello di Foix attraverso vigne, boschi, nuvole e sole, con la fatica della salita nelle gambe e le sferzate del vento sul viso. Così, tappa dopo tappa, pagina dopo pagina, Fabrizio Ardito ripercorre le vicende di quei 'buoni cristiani''...