La spregiudicata scrittura di "The women of Italy", composto da un Ugo Foscolo londinese per la rivista «London magazine» del 1° ottobre 1826 sui costumi italiani in tema di matrimonio, sarebbe diventata fin dalle prime battute qualcosa di più di un semplice articolo. Un saggio storico-politico di implacabile lucidità sulle cause di un sistema nefasto e pregiudizievole. Un testo dai contenuti forti, finemente letterario nei corredi benché sociologico negli intenti. Un eloquente pamphlet dal tenore europeo ricamato intorno all'anacronistico, eppur vegeto, status delle donne di quello strano mondo occidentale frammentato e in disgrazia che era l'Italia. Costrette a matrimoni di convenienza, le aristocratiche italiane si davano infatti spesso, una volta maritate, al libertinaggio, in cerca d'amore e di libertà. E per l'autore dell'"Ortis" e di "Dei Sepolcri" la decadenza politica italiana poteva riconnettersi proprio alle promiscue nozze delle classi più elevate. Composto in inglese, il testo è qui riprodotto nella sua forma originale e accompagnato da una nuova traduzione.