Il 14 marzo 2020 è stato il bicentenario della nascita di Vittorio Emanuele II, primo Re d'Italia. Il testo dello spettacolo è dedicato appunto a Vittorio Emanuele ed è stato pensato per il Mausoleo della Bela Rosin (luogo alle porte di Torino che la compagnia Assemblea Teatro contribuì a rivalutare agli occhi del Comune a tal punto che divenne una delle sedi delle inziative della Rete dellle Biblioteche Civiche). Il Mausoleo, infatti, è stata la seconda tomba regale della seconda moglie del re, Rosa Vercellana. Figlia di un militare, quindi considerata di rango inferiore, divenne "moglie morganatica del Re": sottostò al patto di non prendere posizione giuridica, né rivendicare alcun diritto di eredità. Vittorio Emanuele II rischiò la scomunica per questo matrimonio osteggiato da tutti a corte, in particolar modo da Cavoúr. Ma il Re non si fece intimidire. E l'amore trionfò.