Ernesto de Martino (Napoli 1908 - Roma 1965) è uno degli studiosi italiani di discipline antropologiche e storico-religiose più noti e discussi in Italia e all'estero. L'originalità della sua produzione scientifica, unitamente alla singolarità della sua biografia politica e culturale, ha dato vita a un laboratorio storiografico senza precedenti, sulle cui modalità di anamnesi, tuttavia, non si è ancora svolto un auspicabile bilancio critico. Puntando la lente d'ingrandimento sulla letteratura specialistica e su importanti apparati documentari rimasti per molti decenni pressoché intonsi, in questo volume si configura un de Martino inedito. A emergere è una proposta metodologica incentrata sull'"etnografia delle fonti" indirizzata verso una storia dell'antropologia che normalizzi la ricerca archivistica intesa come irrinunciabile strumento conoscitivo per una storia della scienza riflessiva e matura.