I protagonisti di questo libro, le autorità religiose delle diverse confessioni cristiane in Siria, parlano con chiarezza inusuale e in assenza dell'abituale prudenza e malcelato rispetto con cui invece le autorità religiose europee si rivolgono alle "autorità civili" cioè a quelle bande mafiose che controllano la politica di stati e governi, e che esse si ostinano a definire "democratiche". A differenza di alcuni commentatori vaticani che amano suddividere le responsabilità per i massacri e per la pulizia etnica in corso in Siria in parti uguali fra aggressori e aggrediti, fra vittime e carnefici, i vescovi, gli archimandriti... condannano apertamente la politica di espansione dei governi europei, degli USA e dei loro vassalli del golfo, ai danni della Siria.