Benché non ignote al diritto societario, le azioni riscattabili sono state tipizzate, all'interno della disciplina della società per azioni, soltanto con la riforma organica delle società di capitale del 2003. La sinteticità con la quale la nuova norma (art. 2437-sexies c.c.) ha regolato l'istituto è di stimolo per intraprenderne uno studio approfondito che prende avvio dalla ricostruzione storica dello stesso e dalle funzioni astrattamente attribuibili al meccanismo di riscatto di partecipazioni. Il lavoro monografico si concentra poi sullo studio della fattispecie, individuando - anche tramite continui rinvii ad esperienze di altri ordinamenti - la nozione di riscatto di azioni e gli elementi soggettivi e oggettivi che la compongono e soffermandosi, infine, sul problematico profilo dei presupposti del riscatto e sulla figura del c.d. riscatto ad nutum. Quest'ultimo aspetto è, in particolare, collegato a temi di ampio respiro e oggetto di approfondito studio da parte della dottrina, quale quello relativo alla status socii e alla sua conservazione che, in questa sede, vengono richiamati e resi oggetto di riflessione. La seconda parte del saggio accoglie la ricostruzione della disciplina dell'istituto che si presenta in modo frammentato e disorganico, posto che comporta un necessario richiamo a una parte soltanto delle regole dettate per il recesso del socio e a una loro applicazione nei limiti della compatibilità con l'istituto delle azioni riscattabili.