Cos'hanno a che fare le api con l'intertestualità? Più di quanto a prima vista si può pensare. Come le api vanno di fiore in fiore, dice Seneca, succhiando il nettare e trasformandolo in miele con un loro lievito speciale, così il poeta attinge apertamente e lealmente dallo sterminato intertesto della letteratura immagini, versi, parole e incide sul materiale selezionato, per convenzione libero da vincoli di proprietà e malleabile come cera e creta, l'impronta personale di una "forma nuova". La fonte, rigenerata da processi dialettici di mimesi ed emulazione, si fonde con il nuovo testo arricchendolo con la preziosità evocativa della citazione e la tensione della sfida.