Alla fine del Cinquecento nascono in Francia degli istituti educativi, chiamati académies, volti alla formazione dei giovani gentiluomini. Attive fino alla fine del XVIII secolo, queste scuole mirano in primo luogo alla trasmissione dell'arte equestre, della scherma, della danza. Le più antiche accademie nobiliari presentano tuttavia un profilo piuttosto fluido, tanto dal punto di vista didattico (apertura ad un ventaglio di discipline relativamente esteso) quanto da quello confessionale (assenza di una precisa caratterizzazione religiosa). Tali aspetti avvicinano, per quanto deboli siano i legami, le scuole per gentiluomini effettivamente fondate ai progetti relativi alla creazione di accademie nobiliari elaborati tra il 1577 e la fine del Seicento. Il volume si propone di studiare questi disegni, quasi sempre infruttuosi, la loro evoluzione tra il XVI ed il XVIII secolo, il significato che essi assumono nel corso dei mutamenti della situazione politica e religiosa del regno, così come le differenze ed i rari punti di contatto tra accademie "pensate" ed accademie "reali".