Gli anni '70 furono caratterizzati da un forte sviluppo dell'industria ceramica del distretto Sassuolo-Scandiano, accompagnato da una profonda ristrutturazione dei suoi assetti aziendali, delle tecnologie impiegate, della organizzazione del lavoro. In quel contesto il sindacato ha saputo dare dimostrazione di grande maturità, anche attraverso la capacità di immaginare un futuro diverso e migliore, lottando per la salvaguardia dei posti di lavoro e delle retribuzioni, rivendicando al contempo il miglioramento delle condizioni di lavoro in fabbrica, per tutelare la salute dei lavoratori e la salvaguardia dell'ambiente esterno. Si affermò in questo modo una visione dello sviluppo rispettosa del territorio circostante e della salute delle comunità. La collaborazione tra i Consigli di Fabbrica, il Sindacato territoriale, i Servizi Pubblici di Medicina del lavoro e del nascente Servizio di Medicina Ambientale, le stesse amministrazioni pubbliche dei Comuni del distretto, fu fondamentale per portare a risultati significativi, che furono presi a modello sull'intero territorio nazionale.