Risuona nelle pagine il battito del Novecento. La cooperativa sociale di cui si narra nasce infatti nel 1974. Le radici etiche e le teorie filosofiche e politiche che hanno ispirato i progetti ed i viaggi che sono stati realizzati erano già perfettamente elaborate e definite nella seconda metà del secolo scorso. Al pieno Novecento appartengono poi le vite degli uomini che hanno tracciato, con le parole e con i fatti, gli itinerari percorsi dai "ragazzi della cooperativa": Don Milani e Don Ciotti, Falcone e Borsellino, Gandhi e Mandela, Luther King e Brecht in ordine sparso. Perfino le parole di Gesù di Nazareth hanno trovato nel Novecento una declinazione nuova nella dottrina sociale della Chiesa uscita dal Concilio Vaticano II negli anni '60. Eppure i progetti educativi di cui si racconta, che si trasformano in viaggi esplorativi veri e propri attraverso l'Italia e l'Europa, potevano appartenere nel Novecento solo alla categoria della "Utopia". E ancora oggi nell'Utopia sembrano confinati, se non fosse che questo libro ce ne parla come fatti storici già trascorsi, a metà tra il "diario di viaggio" e le "memorie di un presidente", ma ben lontani dalla retorica della grande impresa.