Nella Milano napoleonica confluiscono i maggiori talenti del teatro italiano: compositori come Rossini, coreografi come Viganò e Gioja. Paolo Landriani (1757/1839), scenografo e teorico della scenografia, è l'artista che incarna il gusto, l'estetica, l'indirizzo stilistico di tutta un'epoca: sul palcoscenico della Scala, sera dopo sera, scorrono le sue ampie, misurate, auguste vedute neoclassiche. Per la prima volta una monografia ne racconta la storia.