Dopo la grande antologica passata dal Centre Pompidou (2015) al Reina Sofia e alla Tate Modern (2016-2017) e a distanza di vent'anni dall'ultima mostra retrospettiva di Wifredo Lam organizzata ad Albissola Marina (dove Lam ha vissuto stabilmente dalla fine degli anni Cinquanta fino alla fine degli anni Settanta), i Musei della Ceramica di Savona e Albissola ripropongono dal 2 giugno al 24 settembre 2023 un approfondimento sulla figura del grande surrealista cubano. Il focus della mostra e del complementare catalogo è costituito dall'opera ceramica di Lam (Sagua La Grande, 1902 - Parigi, 1982), messa a confronto con le coeve produzioni fittili di una nutrita selezione di artisti internazionali che con Lam condivisero la vita e il lavoro nelle fornaci delle Albisole fra anni '50 e '60. Il tema su cui insiste la mostra - e che a quell'epoca ricorre nelle ricerche delle neoavanguardie europee, soprattutto di matrice neosurrealista - è quello delle figure totemiche e dei segni primordiali, archetipi misteriosi di esistenze e linguaggi ultraterreni, sacri, invisibili. Gli artisti inclusi in questo dialogo con Wifredo Lam sono Enrico Baj, Roberto Crippa, Ansgar Elde, Lucio Fontana, Franco Garelli, Asger Jorn, Maria Papa Rostkowska, Mario Rossello, Rinaldo Rossello ed Eva Sørensen. Circa quaranta le opere di Lam, cui si aggiungono i circa trenta lavori degli altri artisti, tra cui molti inediti, realizzate con la collaborazione degli artigiani delle fornaci albisolesi Mazzotti e San Giorgio. Il titolo della mostra e del catalogo Lam et Les Magiciens de la Mer, recupera e prosegue la riflessione nata dalla grande esposizione organizzata dal Centre Pompidou nel 1989 a Parigi - Magiciens de la Terre - nella consapevolezza che lo studio dei sistemi espositivi sia fondamentale per comprendere il nostro sguardo su noi stessi e il nostro modo di costruire (e raccontare) la storia dell'arte e della cultura. I "maghi del mare" sono dunque rappresentati qui da Lam e dalle artiste e dagli artisti provenienti da ogni parte del mondo, impegnati nella creazione di mostri, spiriti, totem e figure primordiali nell'Albisola del dopoguerra, ma anche e soprattutto gli artigiani ceramisti, custodi dei segreti alchemici della materia e del fuoco. Una parte della mostra, con il titolo Lam entre mares. De Albisola a La Habana, sarà trasferita al Museo Nacional de la Cerámica Contemporánea Cubana dell'Avana da dicembre 2023 a marzo 2024.