"Il lago di Como sorprende, non c'è niente da fare. La prima volta che lo si incontra non ci si attende tanta bellezza e si rimane come sopraffatti, senza fiato di fronte all'equilibrio perfetto tra gli elementi della natura combinati insieme per emozionare. Un dono speciale, realizzato in milioni di anni da un ghiacciaio e perfezionato solo negli ultimi secoli dall'uomo che vi ha costruito villaggi, ville e giardini in armonia con il territorio. Il viaggiatore che sale in barca da Como verso Bellagio, ammirando le montagne ripide e incombenti che sembrano guizzare fuori dalle acque profonde e scure del Lago, rimirando gli antichi paesini che ricamano le rive, a un certo punto arriva a Nesso, dove rimane a bocca aperta di fronte al ponte della Civera; dietro vi precipita in un canyon profondo la più bella cascata del Lago. Non avrà nemmeno il tempo di riprendersi che, passata la Punta della Cavagnola, poco più avanti si sorprenderà di nuovo. In questo esatto punto l'orizzonte si allarga e il centro del lago si rivela all'improvviso. Gli occhi non sanno dove guardare rapiti da tanta bellezza fino a quando, agganciati da un'invisibile calamita, si fermano sulla punta di Bellagio, che lì appare sovrastata dal triangolare picco del monte Legnone. Quando poi l'aria è pulita (e capita spesso), il cielo è azzurro e le cime delle montagne sono innevate, questa vista diventata incomparabile. Man mano che si procede, lo stupore lascia il posto alla consapevolezza di trovarsi in uno dei luoghi più belli del mondo e ci prende la curiosità di conoscere un po' più a fondo le nuove meraviglie che si svelano lentamente l'isola Comacina, la Punta del Balbianello, la Tremezzina Bellagio, Varenna e Menaggio, ed è proprio lì che vi stiamo accompagnando." (dall'introduzione)
