Il saggio ricostruisce attraverso una accurata indagine storica che abbina a dati tecnici belle fotografie ed illustrazioni, l'origine tutta romana del complesso e monumentale acquedotto pugliese, costruito "più specificatamente in un periodo compreso fra la fine del I secolo a.C. ed il I secolo d.C.". Un filo storico labile quello evidenziato dall'autore, che denuncia la scarsità di fonti storiche reperite, ma sufficienti a stabilire il percorso di vita dell'imponente complesso idrico: le motivazioni e l'epoca della sua costruzione, il ripristino avvenuto in epoca angioina; la modifica strutturale del XVI secolo, con l'edificazione del sistema di archicanale ancora oggi visibile, fino alla storia più recente.