La crisi è anche colpa della politica monetaria delle banche centrali: è una cosa che si è detta, ma su cui non ci si è soffermati abbastanza. Questo libro lo fa, in modo documentato e con un linguaggio accessibile anche ai non tecnici. È stata creata troppa moneta, si è formato troppo credito e del sovrabbondante credito si è fatto cattivo uso, con la conseguenza che la qualità dei prestiti e dei titoli si è deteriorata, fino a "scoppiare". Il libro si snoda attraverso semplici scansioni temporali: c'è un "ieri" che analizza le radici di quanto è successo, raccontando liberamente alcuni avvenimenti della storia monetaria internazionale degli ultimi decenni; c'è un "oggi" su come ad oggi la situazione è stata gestita dalle banche centrali e dai governi; c'è un "domani", perché il ciclone non si ripeta. In tutte e tre le sezioni c'è accordo solo parziale con l'ortodossia e le idee più diffuse. È proprio l'"ortodossia monetaria" che va ripensata, preservandone i punti di forza. Tra questi, va riaffermato, ma anche riconsiderato, l'obiettivo primario della politica monetaria: la stabilità dei prezzi.