Anna narra, attraverso le poesie, il suo trauma dando parola alle ferite, ancora sanguinanti, che la sua infanzia violata ha provocato. Anna non ha stabilità, non ha sicurezza, non ha una pelle protettiva, non ha integrazione. Ha solo i suoi quaderni e i suoi libri, che le fanno compagnia. Negli ultimi anni una certezza si è fatta spazio: raccontare la sua storia per seppellire i fantasmi. Questo libro, attraverso la poesia, racconta di una donna, impegnata ad evitare la gente, le relazioni, la vita. Parla di difese, stati d'animo, rappresentazione di sé e la lontana speranza del riscatto.