Marta Scacchi è un ingegnere che lavora per l'industria del sesso. Conduce un'esistenza solitaria e abita a Torino da quando, terminata la Kermesse dedicata all'Eros, ha fatto un incontro che l'ha turbata. Marta, fin da adolescente, è preda di visioni che la convincono di avere vissuto altre vite, tutte contraddistinte da libidine e oscure passioni che si riconoscono tra loro in un gioco di specchi, anche se di alcune non ha chiara memoria. Ricoverata in ospedale in seguito all'esplosione della palazzina in cui abita crede di riconoscere in Virgilio, un infermiere mite e dal carattere semplice, qualcuno che ricorre nelle sue visioni. Si sente attratta, ma avverte di correre con lui un pericolo mortale. A dispetto di tutto riesce a procrastinare il destino assegnatole, a fare esperienza dell'amore e di accettare un trauma dimenticato. Un romanzo sul vizio più antico del mondo, sull'immaginario che ha prodotto in varie epoche e latitudini, nella letteratura e nell'arte, una riflessione sulle implicazioni sociali del cybersesso. Ulteriore capitolo sui vizi capitali, questa volta a fare da protagonista è la lussuria, in una vertiginosa giostra di desiderio e rovina, eros e thanatos, estasi e conoscenza di sé, magistralmente descritta da una donna che attraversa i tempi.