Eduardo De Filippo rende conto di sé in una sorta di rappresentazione della memoria. Incontra Paolo Calcagno e risponde alle sue domande, anche le più insidiose. Nella lunga conversazione che ne nasce, Eduardo racconta perché scelse la frase "Ha da passa 'a nutattata" per il finale di "Napoli Milionaria" e per la prima volta si riesamina criticamente fino a decidere di abolirla. La conversazione aumenta progressivamente il suo ritmo ed Eduardo non si sottrae: parla del legame tra Napoli e il suo teatro, cita episodi sconosciuti, ricorda suo padre Eduardo Scarpetta, rivela di essere un musicista e di aver composto tutte le musiche dei suoi spettacoli, si entusiasma per il suo rapporto con i giovani, esprime tutta la sua amarezza per aver pagato con una dolorosa trascuratezza dell'autore gli osanna ricevuti come attore, s'intenerisce e alza la voce in difesa della sua città.