Questa tela monumentale di Jacopo Ligozzi, donata alla Galleria degli Uffizi dall'antiquario e collezionista Jean-Luc Baroni e collocata ora nella nuova sala dell'Ermafrodito, è qui giunta dopo lunghe vicissitudini: ricordata nelle collezioni medicee, entrò nella collezione Galli Tassi e successivamente nel patrimonio dell'Ospedale di Santa Maria Nuova, poi venduta all'asta nel 1865 e infine acquistata in Germania dall'attuale donatore.
L'importanza di questo dipinto allegorico, dominato dalla figura a grandezza naturale della Virtù, è testimoniata dall'esistenza di quattro stampe riducibili allo stesso modello. Una di queste reca la dedica a Francesco I, mecenate del Ligozzi e ne rivela l'importanza per il Granduca con il quale il Ligozzi condivideva la passione per la botanica. Gli studi naturalistici del Ligozzi ebbero un ruolo importantissimo nel classificare piante ed animali rari, e i suoi disegni, apprezzatissimi nella cerchia del Granduca, contribuirono a diffonderne la conoscenza.