Tra un settembre e il successivo gennaio, Michele Marino, avvocato penalista single, poco più che cinquantenne, si concede un semestre sabbatico nel convento dei liguorini a Lettere, nei monti Lattari. Era stato in questo paese in vacanza da ragazzo. Passeggiando per la vigna del convento, si confessa e dialoga con padre Francesco Buonocore, giardiniere e uomo saggio, e qui fa un incontro inatteso con Rita Taddeo. Costei, diversi anni prima, era stata difesa da Eugenio, padre di Michele, per il delitto del suo promesso sposo. In Michele riaffiorano antichi ricordi e in particolare il giovanile innamoramento per Lucia, una ragazzina a lui coetanea e sorella di Rita, di poco più grande. Michele proverà per Rita, nel giro di pochi mesi, compassione, simpatia, tenerezza e in fine forse amore. Il romanzo, attraverso un'analisi dei ricordi e dei coinvolgimenti sociali del protagonista, dall'appartenenza alla massoneria, ai problemi di camorra, e di quelli personali, dalla fede, ai rapporti famigliari, si conclude con l'attesa che Michele, che ha trovato un suo equilibrio interiore, sposi Sara.