"Quando si leggono gli scritti di Nagib Mahfuz, premio Nobel per la Letteratura, bisogna soffermarsi un attimo a pensare prima che ci torni in mente che è egiziano. Quando si da lettura ad un poema di Nizar Qabbani o Mahmoud Darwish non si pensa quasi mai che il primo è siriano e il secondo è palestinese. Quando si sfogliano i romanzi di Mayy Ziyada o di Fatema Mernissi poco importa che sono una palestinese-libanese e l'altra marocchina. E così sarà anche per la raccolta di poesie che state per leggere. Alla poesia stanno stretti i localismi e le piccole identità nazionali. Questa è la forza della poesia, la libertà di andare oltre. Per il lettore sono tutti poeti arabi e forse la loro poesia è il vero collante che tiene ancora insieme il Mondo arabo. Voilà". (Dalla prefazione di Moulay Zidane El Amrani)