Si può restare indifferenti dinnanzi al dilagante degrado ambientale generato, nell'arco dell'ultimo secolo, da ripetuti comportamenti errati della collettività e da persone senza scrupoli disposte a tutto pur di accrescere i propri introiti finanziari? Esiste un'imprescindibile interdipendenza fra tutto ciò che esiste dalla quale nessuno può sfuggire. È giunto, ormai, il tempo di riflettere per individuare celermente valide strategie da attuare mediante una proficua e responsabile collaborazione tra cittadini e istituzioni. La natura si sta progressivamente ribellando e invia segnali urgenti di ravvedimento. I repentini cambiamenti climatici generano devastazioni in varie zone della terra: uragani, inondazioni, siccità, alterazioni stagionali. Scompaiono, ogni anno, migliaia di specie animali e vegetali e persino la Foresta Amazzonica, considerata il polmone del mondo, viene continuamente violata dal devastante disboscamento per fini agricoli o per interessi legati al settore minerario e del legname. La vita e la serenità dell'intero pianeta sono seriamente minacciate. Attraverso l'ausilio della filosofia, della bioetica, della dottrina sociale e sull'esempio di Francesco d'Assisi, patrono dell'ecologia, il lettore è invitato ad interrogarsi, quale abitante del mondo, sull'eticità dei propri gesti quotidiani e sui possibili contributi personali e collettivi a favore del bene comune. La terra è il tesoro di cui ognuno dovrebbe godere con l'intento di tramandarlo ben custodito alle future generazioni.