Perché si trepida per la sorte di un personaggio? In che modo la materialità del tempo agisce sulle attese dello spettatore? Come fa il film a chiamare direttamente in causa il pubblico? Questi sono alcuni dei quesiti che possono essere spiegati ricorrendo al concetto di suspense. La suspense è comunemente intesa come - la tensione che caratterizza le vicende di alcuni determinati generi, spesso di argomento criminale, come il thriller - , il mystery o la spy story. In realtà si tratta di un procedimento narrativo complesso e trasversale che investe uno spettro molto più ampio, collocandosi concettualmente a metà tra l'effetto emotivo provocato nel pubblico e l'incertezza creata ad arte all'interno di una storia. La sua presenza è uno dei cardini del sistema narrativo e si lega strettamente ai principi del racconto come l'articolazione del tempo e la gestione della consapevolezza dello spettatore. Giocando esplicitamente sul desiderio di un mutamento imminente rispetto a una situazione particolarmente sfavorevole, la suspense è la prassi impiegata per incatenare il pubblico alla vicenda narrata sfruttandone il pieno coinvolgimento e instaurando un rapporto dialettico di identificazione con i protagonisti. Esplorando l'ansia generalizzata che intende suscitare e indagando le strategie adottate dal racconto, questo volume discute le teorie esistenti sull'argomento.