La storia di Catania è magmatica: un fluire copioso, a tratti lento, ricco di imprevisti, vulcanico nella sua più intima essenza e che dal vulcano trae la sua origine. Una città che non esisterebbe senza la sua montagna, senza che l'Etna con le sue eruzioni ne avesse costituito il suo stesso suolo, quel vulcano che i primi uomini scoprono poco a poco, insediandosi nelle grotte laviche e trovando in esse il luogo prediletto per ritualità e misteri. Terra ricca d'acqua, fertile e sul mare, terra contesa: dai gloriosi greci che la iniziano alla civiltà, ai romani che la ergono al rango di città imperiale e la adornano di monumenti che, nascosti dal tempo, riemergono come un dono dal passato nel Settecento. Una giovane, detta "la buona", si muove tra loro: è Agata, futura martire e patrona di Catania, l'inizio di una storia più d'amore che di devozione tra i cittadini e la loro santa fanciulla. Ma nella memoria di un luogo c'è posto per i santi e molto di più. Un mago, Eliodoro, dalla cui leggenda avrà origine il simbolo della città: l'elefante.