Una sera di fine estate, al termine di una spensierata cena tra amici, "il Professore", un garbato cittadino dalla specchiata esistenza, viene arrestato con l'accusa di avere stuprato Angel Anescu, giovane straniera. Tra i testimoni il brigadiere Campisi, fidanzato della donna, che non ha perso tempo a chiedere l'intervento dei colleghi carabinieri, gettando il Professore nel peggiore degli incubi. L'avvocato Nino Vinci viene chiamato ad assumere la sua difesa e dal primo istante non crede alla versione della coppia. Il reato è tra i più "odiosi", il momento storico è quello del "Me too", difficile sarà per lui decostruire il topos della donna violata che merita come risarcimento morale il linciaggio del suo carnefice. Ma contro tutto e contro tutti, il difensore non viene meno al suo impegno; è un uomo del Sud abituato alle contraddizioni, con un passato da studente contestatore a suon di Pink Floyd nell'Inghilterra dei '70, promotore di denuncia nella Palermo degli '80, tra sangue e corruzione, sempre con un sogno nel cuore.