È prevedibile che la globalizzazione procederà in maniera asimmetrica, rafforzandosi in Occidente, rallentando nei confronti di quei Paesi Orientali, Cina in testa, che hanno governi autoritari. Sarà l'evoluzione della tecnologia e delle catene del valore a misurare il grado di integrazione dei sistemi produttivi, che però dovranno fare i conti con il grado di dipendenza strategica. C'è da aspettarsi in futuro che tutte le materie prime si rivaluteranno, prendendosi una rivincita nel mercato. L'internazionalizzazione degli investimenti e la sua segmentazione contribuiranno alla "guerra delle monete", ovvero alla aspirazione della Russia e della Cina di disporre di una propria valuta di riserva, il rublo e lo yuan, in sostituzione del dollaro e dell'euro.