La stagione politica aperta dagli attentati dell'11 settembre 2001 è segnata da una nuova crisi delle istituzioni esistenti. Gli Stati Uniti contrappongono alla difesa dello status quo politico e giuridico vigente una crescente contestazione di legittimità, a volte strisciante e a volte dichiarata come nel caso del Kossovo e dell'Iraq. Mentre sono sempre gli Stati Uniti che, in nome della guerra globale al terrorismo, stanno rivedendo i propri impegni internazionali. Il libro esamina le risposte dei principali attori a questa sfida, analizzando la politica estera e di sicurezza degli Stati Uniti sia come impulso che come ostacolo ai processi di riequilibrio multipolare del sistema globale.