Quando Ramón Mercader si presenta al controllo passaporti dell'aeroporto di Zurigo, il suo destino è segnato. Tutto ha avuto inizio quattro giorni prima, una volta lasciata Madrid per un viaggio d'affari ad Amsterdam. Ramón non si occupa solo di import-export: è una spia dell'Urss in terra di Spagna. La sua copertura, però, sta rischiando di saltare, e i servizi americani sono sulle sue tracce. Anche i russi e i tedeschi dell'Est si interessano a lui, e Ramón, in quella partita di caccia, potrebbe essere esca o selvaggina. È per questo che dalla capitale olandese è volato a Zurigo, per cercare di prendere contatto con i suoi capi, scoprire chi sta tradendo chi... Jorge Semprún non ha scelto a caso il nome del suo protagonista: Ramón Mercader, quello «vero», è stato l'assassino di Trockij. Attraverso il suo personaggio romanzesco e il suo omonimo reale, l'autore rievoca l'intera storia del movimento comunista, dalla Terza Internazionale alla guerra di Spagna, dalle repressioni di Stalin alla burocratizzazione del mondo sovietico negli anni Sessanta. Intorno alla tragica epopea del protagonista e degli altri personaggi, maschili e femminili, teneri e violenti, si dipanano i ricordi personali di Semprún, ma soprattutto il filo collettivo di una grande meditazione storica sul destino delle rivoluzioni. Postfazione di Stenio Solinas.