Settembre. Un professore di Filosofia si appresta mestamente a fare il suo ingresso nel Liceo in cui lavora da anni, al termine delle vacanze. Lo spettacolo che gli si presenta è irreale. Migliaia di alunni in attesa in cortile, davanti a una scuola chiusa e deserta! Il professore, scoperto il motivo del disguido, decide allora di approfittarne e tentare un'impresa impossibile: inventarsi una scuola diversa e libera, priva di burocrazia e svincolata dal condizionamento dei finanziamenti privati e delle logiche politiche e di potere. Un libro che fornisce un quadro allarmante della Scuola di oggi e di quello che i nostri figli (non) apprendono sui banchi, ricordandoci di come quell'edificio tanto amato quanto temuto da chi ogni mattina lo frequenta, possa essere considerato ancora luogo dove crescere intellettualmente, moralmente e civilmente.