L'insegnamento del catechismo incarna una delle più rilevanti riforme pastorali del concilio di Trento, che promosse in ogni parrocchia della cattolicità la trasmissione dei rudimenta fidei sia per i fanciulli che per gli adulti. Di ritorno nelle loro diocesi i vescovi diedero impulso a questa normativa, organizzando la struttura centrale delle scuole della dottrina cristiana e sollecitandone la realizzazione periferica nel corso delle frequenti visite pastorali. Dal nucleo iniziale di tali istituzioni fiorirono in seguito le piccole scuole del leggere, scrivere e far di conto, sempre più frequentate nel corso dei secoli, tanto da impiegare come insegnanti sia sacerdoti che laici. Questo binomio socio-culturale, spesso difficile da separare con nettezza, costituisce la matrice dell'acculturazione religiosa e dell'alfabetizzazione dei ceti più umili, in un processo di lunga durata che li porterà alla conquista delle lettere. Questo studio ricostruisce il reticolo di tali realtà sparse nella città di Brescia e nel vasto territorio della sua diocesi, attraverso un materiale documentario scaturito dalla comparazione diacronica delle visite pastorali dei presuli bresciani in età moderna. Lo completa un'analisi della copiosa pubblicistica fatta di manuali, opuscoli e trattati, editi appositamente per supportare lo sforzo di quanti operavano nell'impresa.