Pubblicata a Londra nel 1644, quest'opera presenta in forma di dialogo la controversia tra il suo autore e le autorità religiose della Nuova Inghilterra sulla libertà di coscienza e sui rapporti tra chiesa e potere civile, questioni che erano oggetto di un acceso dibattito in corso nella società inglese. Williams, senza rinunciare alle proprie convinzioni teologiche, si dichiara a favore della libertà di coscienza per tutti, "pagani, ebrei, turchi o anticristiani". L'autore, il pastore e teologo Roger Williams (1603-1683) fu uno dei primi e più strenui sostenitori della libertà religiosa e di coscienza, della separazione tra chiesa e stato e dei diritti dei nativi americani nel mondo anglosassone transatlantico del Seicento. Espulso dalla colonia puritana del Massachusetts, diede applicazione concreta alle sue idee creando la colonia del Rhode Island come "rifugio per persone perseguitate per motivi di coscienza". Fondò anche la prima chiesa battista del nord America. Postfazione di Mario Micheletti.