Giuseppe Spagnuolo è stato l'ultimo abitante di Roscigno Vecchia dopo che l'intera comunità si trasferì temendo l'ineludibilità dei danni lasciati dal terremoto. Spagnuolo, invece, scelse di restare nella sua casa di pietra e legno, scaldata da un piccolo camino e dal suo amore. Menotti Lerro dedica un poemetto visionario, che tenta lo scavo nei meandri della psiche, ad una delle figure più simboliche ed emblematiche della resilienza degli abitanti del Cilento, elevando i valori di Giuseppe Spagnuolo - che sottendono una pluralità di significati, tra cui l'opporsi allo straniamento della solitudine - a valori universali.