Una punizione sensata deve dare all'altro la possibilità di sostenere un processo guidato di autopurificazione, che egli non riesce (ancora) a fare con fini e azioni che si pone da se stesso. Essa può essere tuttavia solo un inizio: in colui che è stato punito "giustamente", i passi fondamentali avvengono solo in seguito. Sarebbe comunque meglio rinunciare a prendere provvedimenti di punizione, sostituendoli con un passo nella propria autoeducazione, agendo così in modo impercettibile ma efficace sul bambino. Gli autori considerano infatti la punizione un aiuto per l'evoluzione individuale, dandoci molti validi spunti per comprenderne il significato pedagogico.