"Io sono affascinato dalla bellezza dell'Africa e per bellezza intendo qualcosa di inspiegabile, di misterioso, di indicibile che aleggia sul continente nero" così scrive Moravia. Lucio Battisti canta: "Sì viaggiare ...e tornare a viaggiare E di notte con i fari illuminare Chiaramente la strada per sapere dove andare Con coraggio" Questo ieri. Oggi, due giovani da due luoghi geograficamente distanti creando un ponte ideale tornano a viaggiare: sono Antonino e Samkurm. Partono rispettivamente da Carlentini (Sicilia) e da Casamance (Senegal) con due diversi mezzi di trasporto: un aereo e un gommone. Antonino è giovane ricco di entusiasmo, di sogni, di valori vuol conoscere il Senegal non come turista ma come protagonista del vivere locale. Mosso da spirito scautistico moderno Ulisse, considerando che "fatti non foste per viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza", un giorno con l'aereo proprio per seguir "canoscenza" giunge a Dakar. Qui suo "Virgilo" è una bimba con gli occhi di perla e un sorriso, sorriso che sarà anche il filo conduttore di questo "diario di bordo".