Nella «Porta magna» di San Petronio a Bologna, Jacopo della Quercia realizzò uno dei capolavori della scultura del Rinascimento: le dieci formelle a bassorilievo che raffigurano le Storie della Genesi, i diciotto Profeti nella strombatura, la Madonna col Bambino e i santi Ambrogio e Petronio nella lunetta, le cinque Scene del Nuovo Testamento sull'architrave. Luciano Bellosi, uno dei massimi storici contemporanei dell'arte, in questo mirabile saggio descrive e traccia la storia della meravigliosa opera e del suo autore. Così Bellosi, conclude il suo saggio: «Al grandioso e travagliato progetto Jacopo lavorò dal 1425 sino alla morte, avvenuta nel 1438, lasciandolo così incompiuto. Tuttavia, l'impronta che gli aveva dato fu tale che anche i portali minori, eseguiti nel Cinquecento, furono a esso conformati: non solo nelle fogge esteriori ma persino nell'esecuzione dei rilievi. Jacopo della Quercia, con quest'opera mirabile, aveva attinto una figurazione quasi senza tempo, capace di fare ancora un'impressione enorme sugli uomini del Cinquecento, Michelangelo compreso, che definì la Madonna "la più bella del Quattrocento"».