Sono incalcolabili le opere perdute, in forma di affresco o dipinto mobile, che non si evidenziano nel censimento portato a termine dall'Oretti in Ancona nel 1777. Città e paesi della Marchia Anconae vantano il triste primato di una vasta dispersione di dipinti nel periodo compreso dal passaggio di Egidio Gil De Albornoz al Regno di Napoleone. Le opere sono state talora alienate nella contestuale soppressione delle architetture-museo che le ospitavano a seguito del Decreto Valerio. Lo studio di tale repertorio pittorico non può prescindere dall'analisi degli edifici che lo avevano in consegna e della loro, spesso tragica, trasformazione nel tempo. Il lavoro svolto da Pietro Zampetti ha favorito e attivato una generazione di studiosi impegnati in loco dal vivo impegno in tale disseppellimento.