Nella piena convinzione che la pittura , come ogni altra attività artistica, comunichi intensamente con il pensiero del proprio tempo, Tzvetan Todorov ha voluto attraversare l'anima dell'Illuminismo rileggendo le raffigurazioni pittoriche degli artisti dell'epoca. È in questo periodo, infatti, che Todorov ritiene si sia manifestata la massima espressione dell'interazione fra pittura e spirito del tempo. È una comunicazione a doppio senso. Da un lato i pittori, come tutti gli altri membri della società, nascono, crescono e agiscono all'interno di un ambiente culturale di cui assorbono i saperi, le idee e i valori che influenzano le loro attività. Dall'altro questi pittori plasmano a loro volta tale eredità, la orientano diversamente, la modificano e, così facendo, rielaborano il pensiero del loro tempo. Perciò è legittimo inserire la produzione pittorica non soltanto nella storia dell'arte, ma in quella del pensiero, studiando non solo lo stile artistico, ma l'orientamento del pensiero di cui il quadro è testimonianza. Partendo da queste premesse Tzvetan Todorov, con la sua magistrale capacità di penetrare con intelligenza il senso della realtà, accompagna il lettore in una sorprendente galleria di immagini e pensieri che si concretizzano sulle tele dei grandi pittori europei dell'epoca: da Watteau a Goya, da Chardin a Liotard, senza tralasciare gli italiani come Tiepolo, Ceruti, Crespi, Guardi, Magnasco, Piranesi. Sono pittori che provengono da Inghilterra, Francia, Spagna, Italia, paesi che comunicano tra loro, in cui gli individui viaggiano, i libri e le opere d'arte circolano, dimostrando che ormai esiste un pensiero europeo – così come una pittura europea. Una straordinaria galleria di idee e di quadri che testimonia la nascita della modernità europea.