L'immaginario di Federico Fellini è più vivo e attuale che mai, come dimostra il successo di tante recenti pellicole che si ispirano più o meno direttamente all'universo poetico del grande regista riminese. Il catalogo della mostra "La pista dei sogni. Federico Fellini tra cinema e circo" vuole restituire una parte, magari minima ma importante, dei temi caratterizzanti l'opera di un cineasta che ha raccontato il mondo con il filtro di una spiccata sensibilità onirica, in cui il gusto per il surrealismo e la metafisica sono stati elementi costitutivi. Le sfere lignee di Giuliano Geleng, ispirate perlopiù a temi "felliniani", sospese come sono a mezz'aria, configurano una dimensione "altra", in cui incontrare un'artista che ha fortemente contribuito alla poetica felliniana, i cui legami con il cineasta romagnolo, personali e lavorativi, erano profondi e ancora oggi fecondi e forieri di eccezionali risultati. Altro aspetto centrale è il circo, soprattutto quello dei clown, che viene ricostruito in mostra e nel catalogo anche grazie a Leris Colombaioni. Il percorso è completato dalle opere di Natino Chirico, dalle fotografie di Giuseppe Di Caro e da un disegno di Luciano Bernasconi.