Sotto il simbolo platonico della "pietra di Eraclea", cioè della calamita, il cui flusso creativo, trasmettendosi dalla Musa al poeta e da questi ancora al recitatore e all'ascoltatore, stabilisce una catena magnetica chiamata metaforicamente a rappresentare l'esperienza intertestuale che lega le opere e la loro ricezione, questo libro raduna tre saggi intesi a considerare la storia letteraria in quanto trasposizione (nel tempo e nello spazio) di motivi e di forme. Il primo saggio ricerca le origini antiche dei moderni meccanismi dell'intertestualità. Il secondo ricostruisce alcune fasi della storia antica (Callimaco) e moderna (Montale) di un topos. Il terzo, l'idea della trasposizione entro i processi formativi del testo.