In un mondo non identificato che però si riconosce dopo poche pagine, una donna e una picciona vivono avventure simili e incrociate, un po' come Nel castello dei destini incrociati di Calvino. Il racconto si srotola come un giallo e dunque la verità si saprà alla fine. Il tempo è un non tempo e le interpretazioni restano aperte, si accavallano la prima e le terze persone al punto che i personaggi si scambiano fra loro. Sul fondo una vecchia madre che ci sta per lasciare. Una narrazione semplice ma ricercata sulla vita e sulla vecchiaia, senza parlarne, perché la vecchiaia non esiste più, esiste la malattia ma tutto il resto è vita, l'età solo un fatto anagrafico.