Francisco Sanchez (1551-1623) costituisce una figura centrale dello scetticismo rinascimentale. Le sue critiche dal punto di vista logico, metafisico e gnoseologico alla filosofia aristotelico-scolastica, e la conseguente denuncia sistematica dei profondi limiti che ineriscono alla conoscenza umana, formano il nucleo portante delle argomentazioni svolte in quello che viene unanimemente considerato il suo capolavoro: il "Quod nihil scitur" (1581). Accanto e parallelamente a tali motivi si riscontra negli scritti di Sanchez la compresenza di un ulteriore piano ermeneutico di natura prettamente pedagogica, che trae la propria diretta legittimazione da un lato nella radicale insoddisfazione nei confronti del modello di ratio studiorum che aveva segnato il percorso educativo dell'autore negli anni giovanili nel Collège de Guyenne a Bordeaux e dall'altro nella sua lunga esperienza come docente universitario, per quasi un cinquantennio, presso l'Università di Tolosa.