«Sono lieto-scrive don Bruno Caccia-che,dopo un pluriennale lavoro, il caro professor Giovanni Salvi giunga a pubblicare la sua ricerca sulla Parrocchia di Brembilla. Le diciannove visite pastorali dei vescovi di Bergamo e la visita apostolica di San Carlo Borromeo sono venti fotografie della realtà parrocchiale brembillese di quasi mezzo millennio». Un lavoro matto e disperatissimo, la traduzione dei testi, non tanto per il latino, quanto per la grafia dei verbali nell'Archivio Diocesano di Bergamo. Intelligenti gli approfondimenti, quasi cento pagine finali con venti piccole monografie o capitoletti per soddisfare alcune curiosità che i verbali possono far nascere, come alcuni titoli evidenziano: Don Pietro Pesenti da Gerosa, eretico; La Quaiessa, una strega; La torre pendente; Il mistero dell'ancona scomparsa, Il bosco del Carài... Il parroco Cesare Micheletti ribadisce l'importanza del confronto con la vita dei secoli scorsi, di conoscere il passato per comprendere il presente e intravvedere il futuro. Simbolico il disegno di copertina del pittore brembillese Fulvio Rinaldi: un libro polveroso, un vecchio orologio e l'ombra del campanile. Ricca la documentazione fotografica.