Tra la fine del XVI e il principio del XVIII secolo Venezia è contraddistinta da un costante stato di crisi a causa dello scontro diplomatico col papato, della peste e delle guerre contro i turchi ma anche dal continuo rinnovamento degli altari nelle tante chiese cittadine. È in questo periodo che la pala d'altare si distingue come vero e proprio "prodotto sociale": specchio della società e delle sue istanze, non solo religiose e culturali, ma anche politiche. È questo uno dei temi centrali del volume, che per la prima volta studia sistematicamente la pala in un periodo che idealmente congiunge l'eredità tizianesca con la nuova stagione rococò di Tiepolo, nel tentativo di inquadrarne lo sviluppo tipologico, iconologico e semantico. Premessa di Linda Borean.