Il volume raccoglie i lavori di 13 artisti giapponesi contemporanei, alcuni dei quali propriamente fotografi, altri capaci di utilizzare il linguaggio delle immagini combinandolo con pittura e scultura, altri ancora di sperimentare nuove modalità di contaminazione dove l'atto performativo è al centro della ricerca creativa. Da Koji Onaka a Lieko Shiga, scorre un'intera generazione di artisti che se da un lato guarda ancora, e in maniera evidente, a maestri quali Moriyama, Tomatsu, Sugimoto e ancor più ad Araki o Morimura, dall'altro accetta, anzi, ricerca il confronto con un contesto internazionale ponendosi, forse per la prima volta, a diretto contatto con altre scuole e tradizioni fotografiche differenti da quella rigorosa e raffinata giapponese. Ne deriva, oltre ai già citati Onaka e Shiga, in autori come Tomoko Kikuchi, Chino Otsuka, Naoki Iashigawa, Ryoko Suzuki, Toshiya Murakoshi un approccio generoso al mondo, uno sguardo di ampio respiro, così come in Sohei Nishino, Maiko Haruki e nei più estremi Yuki Onodera, Ryoko Suzuki, Chikako Yamashiro e Yurie Nagashima, ora disposti, pur partendo dalla propria cultura e storia, a un confronto critico prima di essi solo sfiorato.