Il Novecento si apre con l'apocalisse poetica di M.P. Shiel. La sua "Nube Purpurea" accende l'immaginazione di artisti e intellettuali, e tra questi almeno due rilanciano in modo originale e personale la propria ispirazione: Jack London nel 1912, con "La Peste Scarlatta" e Arthur Conan Doyle nel 1913, con "La Nube Avvelenata". Ne "La Nube Avvelenata" l'estinzione del genere umano avviene a causa di un veleno di origine spaziale che avvolge l'atmosfera terrestre. L'unica persona del pianeta in grado di prevedere il pericolo incombente è il professor Challenger che, dopo aver inutilmente diffuso l'allarme tramite un articolo sul Times, chiama a raccolta i suoi tre amici di sempre. La squadra si rinchiuderà nella tenuta del professore dove assisterà dalla finestra all'evolvere dell'apocalisse. Un breve gioiello dimenticato del padre di Sherlock Holmes che oggi, a distanza di più di un secolo, risuona più profetico e attuale che mai. Il volume contiene anche il racconto "Giocare Con Il Fuoco", scritto da Arthur Conan Doyle nel 1900.